Poeta e critico inglese. Collaboratore di varie
riviste ("Athenaeum", "Saturday review",
"Fortnightly review"), fu tra i fondatori di "Savoy"
(1896). Esordì come poeta nel 1889 con
Giorni e notti,
a
cui fecero seguito
Silhouettes (1892) e
Notti londinesi (1895).
Critico apprezzato e di considerevole fama, divulgò in Inghilterra il
Simbolismo francese, con cui era venuto in contatto nei suoi numerosi viaggi in
Francia, pubblicando il saggio
Il movimento simbolista in letteratura
(1899) e la traduzione de
I fiori del male di Ch. Baudelaire. Fu inoltre
autore di traduzioni di romanzi e drammi di G. D'Annunzio, nonché di
un'opera autobiografica,
Confessioni:
uno studio sulla patologia
(1930), in cui descrisse le vicende legate al suo esaurimento nervoso che nel
1908 lo portò ad abbandonare il mondo letterario per ritirarsi nella sua
casa di Wittersham, dove continuò a dedicarsi allo studio dei suoi
scrittori prediletti; tra le ultime opere che pubblicò, citiamo
Charles Baudelaire (1921),
Oscar Wilde (1930),
Studio su Walter
Pater (1932) (Milford Haven, Galles 1865 - Wittersham, Kent 1945).